Comporta. L'ultimo paradiso
La Costa Azzurra, la Costa Brava, la Costa Smeralda. Prima delle speculazioni immobiliari che le hanno rovinate per sempre. Ecco Comporta, un minuto prima del diluvio universale di miliardi e cemento
Dune di sabbia bianca, punteggiate di macchia Atlantica.
Il rumore profondo delle onde dell’oceano che si infrangono sul bagnasciuga.
A 1 ora e 20 da Lisbona, Comporta é forse l’ultimo paradiso sul mare. Poche case, ancora, poche spiagge attrezzate. Sabbia fine, chiarissima, oceano blu. Macchia atlantica, profumi di erbe selvatiche. Dietro le dune, risaie bellissime e verdi, coltivazioni di ostriche. Palafitte. Piccoli villaggi bianchi, blu e gialli.
Ma tra pochissimi anni, sarà tutto diverso.
Mega urbanizzazioni, spiagge attrezzate per il settore luxury, campi da golf, resort esclusivi.
È partita la conquista all’ultimo paradiso naturale in sud Europa, e i bucanieri sono grandi gruppi del lusso e delle costruzioni.
Il mio é un canto del cigno: non si può più arrestare.
Amministrazioni pubbliche ignoranti e greedy, costruttori ed investitori affaristi e spietati stanno spianando a suon di ruspe questo meraviglioso territorio dove le case e i lotti di terreno arrivano a costare milioni.
Lo spettro dell’orribile scempio in Costa Smeralda, completamente mangiata da yacht miliardari e costruzioni di cemento, fa venire i brividi.
O il triste destino della Costa Azzurra, dove nulla é come nei film che la hanno resa immortale.
Comporta come la conosciamo si appresta a morire, in un nascere di lusso estremo - evidentemente il target non sono i portoghesi che la hanno da sempre pressoché ignorata, ma ricchi e facoltosi stranieri alla ricerca di lusso estremo.
Lo sanno bene quelli di Amorim Luxury Group, che stanno espandendo il loro concetto di luxury living and dining sulla costa con un beach club (che ancora ha prezzi accessibili, 50 euro per l’ombrellone tutto il giorno a luglio da noi manco a San Benedetto del Tronto), ma che presto, con l’apertura del ristorante in spiaggia sicuramente cambierà registro.
Dal 2017 Amorim Luxury Group si basa sul concept lifestyle marchiato JNcQUOI, e sta espandendo le proprie attività in nuovi settori come ristoranti, hotel, e beach clubs.
Lo sanno ancora meglio quelli di VIC Proprieties, che vogliono cementificare lussuosamente tutta un’area dove ora ci sono solo cicogne e dune. Con una superficie di 200mila metri quadrati fronte spiaggia, questo progetto prevede la realizzazione di 600 unità abitative, due hotel da 230 camere e un campo da golf a 18 buche.
Che orrore.
Comporta é bellissima.
Spiagge infinite che si godono il più bel tramonto del paese, e una natura fatta di dune selvagge che proteggono infinite risaie.
Ma tutto questo diventerà una specie di Costa Smeralda per ultraricchi. tra campi da golf in una regione a persistente carenza idrica e mancanza di infrastrutture, il disastro é annunciato.
Davvero i ricchi odiano cosí tanto chi non é ricco come loro, da voler distruggere l’ultimo paradiso possibile?
Da molto tempo Comporta é il rifugio dei vecchi ricchi - mentre i nuovi, ricchi e poveri, fioccano in Algarve, quelli con i soldi da molto più tempo sono discretamente ritirati sul litorale dell’Alentejo, e girano in bici tra le pinete e i piccoli villaggi.
Sono gli abbienti proprietari da tempo che si stanno battendo in prima fila, inorriditi, per contrastare l’arrivo dei nuovi ricchi. Specialmente vocali sono i detentori delle proprietà ricchissime dell’ ex Spirito Santo - che di santo anche loro hanno poco.
E cosa fare allora di questo paradiso? Beh, direi sfruttarlo fino a che si può.
Per qualche anno ancora sarà una piccola oasi per pochi, tra ristoranti disegnati da architetti famosi come quello creato da Philippe Starck per il Gruppo Praia a ricordare un improbabile ma curiosamente intrigante chalet di montagna (qui sotto, l’autrice di questo post in posa, peraltro).
L’idea di semi-selvaggio che abbiamo tutti nell’immaginazione quando pensiamo alla Costa Azzurra, lo possiamo ancora per poco trovare qui.