Gastronomia portoghese: le ore ed il tempo dei cugini atlantici
A che ora si mangia in Portogallo, e cosa?
Diversamente dalle abitudini della vicina Spagna, in Portogallo generalmente si mangia ad orari più contenuti.
Ricordo perfettamente quando, dopo un paio di settimane di ferie presso i miei parenti spagnoli a pranzare alle cinque di pomeriggio, attraversammo per la prima volta la frontiera e scoprimmo che gli orari erano ben più simili ai nostri che a quelli a cui ci eravamo abituati in vacanza. Fu un sollievo potersi sedere a tavola alle otto e mezza per cena!
Se è vero che ci sono persone abituate a mangiare tardi anche qui - ed io sono tra queste - è anche vero che in Portogallo in genere si pranza tra mezzogiorno e le tre, e si cena a partire dalle otto di sera.
Qui di seguito qualche informazione per colazioni, pranzi e cene, con qualche suggerimento un po’ fuori dai terreni troppo battuti.
Pequeno-almoço
La colazione è un pasto molto variabile, e dipende un po’ dagli orari e dalle inclinazioni di ognuno.
Dolce o salata, con caffè o con tè negli ultimi anni anche a Lisbona si é andato affermando un certo gusto per pancakes e colazioni all’americana, trainati da locali specializzati come Amelia e Nicolau oppure Fauna&Flora. Non capisco mai la ragione di tanta fila fuori da questi locali, e tutto per mangiare un pancake!
Il caffè spesso e volentieri è buono anche se lungo (a molti piace “cheio”, ossia un espresso…non espresso ma allungato fino al bordo della tazzina. Ricordatevi di chiederlo corto (“curto”)!
La colazione favorita di molti però rimane più classica: un toast imburrato oppure una tosta mixta o dei croissant farciti con prosciutto cotto e formaggio, accompagnato da caffè oppure caffelatte “galão”).
Degno di nota è il croissant alla moda di Porto, che sebbene mantenga la forma a mezzaluna è fatto di pasta brioche invece che sfoglia. Molto buono, con una pasta gialla e lievitata, resiste bene anche ai viaggi ed è uno snack trasportabile.
Una ottima opzione per provare un po’ tutto la potete trovare alla Confeitaria Nacional, aperta nel 1829 e situata nella Piazza di Figueira a Lisbona, proprio vicino alla partenza del tram per Belém.
Schivate i turisti dirigendovi direttamente al piano superiore attraverso una bella scala in legno massiccio, e fatevi portare tutto al tavolo, godendovi le tovaglie immacolate e l’aria antica di questa pasticceria aperta tutto il giorno. A me piace sempre provare una delle loro pastarelle, che hanno nomi interessanti e antichi. Oppure provate le loro “empadas”, piccoli scrigni di frolla ripieni di gallina o vitello stufato.
Sapete che i proprietari di questa pasticceria hanno anche un hotel?
Si chiama Casa Balthazar in onore del fondatore della pasticceria, Balthazar Roiz Castanheiro. La particolarità dell’hotel è la colazione, che viene servita tutti i giorni con i dolci e i salati freschissimi prodotti dalla pasticceria. Si trova in Rua do Duque, tra Chiado e la stazione del Rossio ed ha anche una spa con bagno turco e sauna ( e trattamenti su prenotazione).
Almoço
Il pranzo (almoço) come da noi è un pasto generalmente caldo, a casa o al ristorante.
In moltissimi caffè si puó mangiare il piatto del giorno, che a volte sono delle frittelle di baccalá con dell’insalata e del riso, oppure un piatto come polpo o uno stufato. Alcuni lo combinano con una zuppa (“sopa”) ed i più tradizionalisti avventori da caffé si piccano di consumare tutto in piedi, ma con posate e tovagliolo di lino!
Gli accompagnamenti classici sono quasi invariabilmente riso e patate, per cui bisogna ricordarsi di chiedere verdure a parte: insalata, verdure al forno e “esparregado” sono generalmente sempre disponibili.
Alla Pastelaria Benard in Chiado potete provare l’emozione di mangiare come un lisboeta di altri tempi. Nonostante i turisti che la affollano, ma sempre meno del vicino A Brasileira, è ancora un luogo di ritrovo per i locali. A me piace sedermi ai tavoli all’interno ed osservare il viavai dei camerieri.
Altro locale storico che potete provare per sentirvi come dei veri abitanti di Lisbona è la Pastelaria Versailles in Saldanha: accomodatevi a uno dei tavoli tovagliati per un pasto, e godetevi la vista della vita di quartiere.
I locals adorano un pasto in una “tasca”, la versione di qui delle osterie: si mangia cucina casereccia e portoghese. In Chiado, resiste la Popular do Capelo che propone pasti portoghesi a modici prezzi. In Campo de Ourique, il quartiere preferito degli expat francesi, la Imperial de Campo de Ourique ultimamente sembra essere la favorita da gastronomi, locali e stranieri.
Se volete provare la cucina locale ma siete alla ricerca di vino buono per accompagnare, provate invece il Lagar do Xisto: piatti della tradizione come le piccole seppie fritte all’algarvia sono una delizia.
Lanche
La merenda (lanche) è dolce o salata, con la presenza di tantissimi dolci a base di uova e zucchero tipici della tradizione conventuale, ad iniziare dal classico pastel de nata e finire con specialitá regionali o locali - sempre a base di rossi d’uovo e zucchero in abbondanza.
Se siete stufi di pastel de nata, provate una cornucopia di Alcoa, una dolce pasta di sfoglia croccante e zuccherina ripiena alla crema d’uovo oppure un Jesuita della pasticceria del Bairro Alto Hotel.
Aperitivo
Manca l’abitudine all’aperitivo tanto cara agli italiani, o al drink prima di cena come inglesi ed americani.
Qui, al massimo, si vedono persone andare ad ordinarsi una birra piccola e quando è stagione, un piatto di caracóis, che sono delle piccole lumachine bollite con erbe.
Se comunque voleste provare un aperitivo, ricordatevi di prenotare e dirigetevi al mitico Red Fog, un cocktail bar modello speakeasy, notissimo sulla scena internazionale. In alternativa, il Ganda Bar è un vero tuffo nel sud-est asiatico: un giardino d’inverno con pagode, piante e comodi divani.
Jantar e Ceia
La cena (jantar) non è per tutti l’ultimo pasto della giornata, poiché alcuni ci aggiungono una seconda cena (ceia) piú leggera, quasi uno snack prima di dormire, specialmente quelli che tirano tardi.
Per cena provate a dirigervi da Sancho, un classico che propone piatti d’altri tempi come cocktail di gamberi, e camerieri in livrea. Passato di moda, è un tuffo rinvigorente lontano dai toast all’avocado. Se volete qualcosa di più moderno,
E per la ceia? Suonate il campanello del Café do Paço, un locale dalle luci soffuse, camerieri in livrea, e altissimi sofà di velluto rosso che rendono tutto un’alcova ovattata.
Perfetto per una bistecca di mezzanotte: con aglio e olio - come i nostri proverbiali spaghetti. Siamo cugini, dopotutto!
Oppure abbarbicatevi al bancone del sempreverde Gambrinus, ordinate una birra omonima e fatevi servire toast di saraceno imburrati con prosciutto al coltello, crocchette di carne con la mostarda, e “prego”: bistecca nel panino, un classico portoghese.
Da leggere
Se questo argomento vi interessa, consiglio vivamente “A che ora si mangia?: Approssimazioni storico-linguistiche all’orario dei pasti (secoli XVIII-XXI)” di Alessandro Barbero, un bellissimo volumetto pieno di aneddoti e citazioni che percorre il lungo cammino degli orari dei pasti nei secoli passati. Non parla specificamente del Portogallo ma é un bellissimo excursus con una bella bibliografia in calce.
Siete curiosi di sapere cosa potete ( e soprattutto cosa dovreste) mangiare, ed avere anche qualche anteprima sul dove mangiare durante i vostri soggiorni in Portogallo?
Ogni settimana i lettori che decidono di sostenere il progetto ricevono un articolo specifico, dettagliato e pieno di curiosità e suggerimenti.
É un piccolo contributo per contribuire a questo progetto di mappatura e di diffusione degli ingredienti e dei cibi portoghesi.
Gli articoli sono parte della ricerca che sto facendo e che diventerà un giorno un libro: un compendio di gastronomia portoghese per italiani.
Altri contenuti specifici e stagionali, un podcast dedicato e delle ricette saranno lanciati con il tempo. Stay tuned!
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