“Se vai a Lisbona, devi assolutamente assaggiare il Pastel de Nata.”
Un’ossessione.
La versione portoghese del cannolo siciliano, proprio quello “tarocco” che ha invaso come una muffa le vetrine di Venezia, arrivato lí dalla Sicilia non si sa come - forse a nuoto, circumnavigando la Puglia?
Si trova ovunque, perlopiù industrializzato nei processi. E spesso, niente di che.
Se però come me siete stufi di questi cestini di sfoglia con dentro la crema pasticcera (in soldoni), continuate a leggere. in Portogallo c’é ben altro di delizioso da assaggiare.
Come questi biscottoni:
Eh sí: sono proprio biscottoni a forma di fallo.
Alcuni intinti nella glassa bianca, sono da sgranocchiare. Sono i biscotti in onore di São Gonçalo de Amarante, che si dice sarebbe responsabile di trovare uno sposo alle zitellone un po’ in avanti con gli anni.
I devoti (o forse, le devote in questo caso) iniziarono a onorare São Gonçalo con simboli, almeno grafici, fallici in senso stretto: biscotti dolci e fallici che vengono venduti per le feste in onore del santo: il 10 gennaio e il primo fine settimana di giugno.
Io ne comprai uno, e meno di un anno dopo mi sono fidanzata - con un portoghese!
Coincidenze?
Io non credo :)
Dalle queijadas de Sintra al tecolameco, dal papo d’anjo agli éclairs. Dove, come e cosa mangiare a spasso per il Portogallo in una lista non esaustiva. Se siete stufi di pastel de nata, questo post fa per voi.
Solo per abbonati a pagamento.
Continua a leggere con una prova gratuita di 7 giorni
Iscriviti a Oltre il baccalà: guida gastronomica del Portogallo per continuare a leggere questo post e ottenere 7 giorni di accesso gratuito agli archivi completi dei post.