Perché non vi mando a mangiare in alcuni posti un po' troppo conosciuti e turistici
E sconsiglio vivamente il pesce a buon mercato
Dobbiamo iniziare a capire che le risorse marine costano.
Costa andare a prendere il pesce, i crostacei, i molluschi.
Costa prenderli all’amo preservando le altre specie, costa tantissimo fare in modo di pescare senza desertificare il mare.
La pesca a strascico che ancora si usa, la pesca indiscriminata del carabineiro dove si finisce per ributtare a mare tutto quello che non è questo lussuoso e ricercatissimo crostaceo.
I due spicci che vengono pagati ai pescatori: lo sapete, vero, che l’asta per il pesce nelle “lotas” è al ribasso, non al rialzo?
Il pesce (e la carne) sono e devono essere cari.
Non sanno più in che lingua dircelo che la famosa “dieta mediterranea” basata su legumi, cereali e verdure con qualche tocco di proteine (pure carne, latte e pesci) fa bene a noi umani e al nostro ecosistema.
Sembra invece che il consumismo capitalista sfrenato sia ancora la direttrice morale e gustativa di molte persone.
Pioggia di carni e pesci e molluschi e crostacei, in una girandola edonistica che inizia più che altro a sembrare un girone infernale.
Per cui, io vi dico un rotondo NO.
No, ad andare a mangiare il pesce in questa specie di “all you can eat”, con pesci congelati e surgelati e preparati in serie ore prima del consumo.
E non solo negli all you can eat: anche in rispettabili posti in centro, si mangia spesso in modo mediocre.
Specialmente se siete interessati a mangiare bene sia dal punto di vista gustativo che quello socio-culturale, e non volete contribuire al consumo eccessivo delle risorse marine.
Perché anche da Ramiro - che tutti conosciamo - è un po’ così: dietro la facciata simpatica con camerieri furbi che riempiono i bicchieri anche quando non viene richiesto e i cestini del pane appena sono vuoti, questa solerzia nasconde altro.
Il pesce che mangiate, le nauseabonde “sapateiras” ripiene di carne di granchio fredda e maionese malfatta, se leggete questa mia pubblicazione non dovreste nemmeno guardarle.
Ci sono pochissimi posti dove il mare viene servito con rispetto e con gusto, e le grandi “marisqueiras” e “cervejarias” con pesce molluschi e crostacei a poco prezzo, spesso e volentieri non sono il caso.
Non imbruttitevi ad ordinare gamberi tailandesi precotti ed ormai duri e gommosi, insalate di granchio preparate alla vigilia, e molluschi di dubbia provenienza e sicura cottura eccessiva.
Quando vedete prezzi troppo bassi, é segno che il pesce ed i molluschi non sono buoni.
Non lasciatevi convincere dalle lunghe file, dai camerieri furbi in livrea che sono tutto un sissignore.
Specialmente, non lasciatevi convincere da post di instagram e giornalisti prezzolati: loro sono pagati dai ristoranti per attrarvi.
Non cascateci.
Badate al pesce!
Badate al piatto!
Il pesce DEVE essere caro.
Non può essere “all you can eat”.
Evitate come la peste quei vassoioni di molluschi e crostacei freddi, ormai gelati e senz’anima che imperversano ovunque.
Evitate quei pesciolini tutti uguali (le terribili orate d’allevamento, che sanno di mangimi animali).
Educatevi al gusto, è meglio una scatoletta di sgombro ben fatta che uno di questi orridi piatti che imperversano in tutto il Portogallo.
Ad esempio, quelle di Conserviera do Arade. Pesce dell’Algarve e scatolame fatto a mano, con ricette elaborate appositamente, manodopera qualificata, condizioni di lavoro degne e pesca sostenibile.
Buono, pulito e giusto.
Volete mangiare bene?
Volete tornare dal viaggio e dire “mannaggia, ho mangiato il miglior pesce della mia vita” e non eravate a Madrid, Londra o Tokyo, ma a Lisbona?
E allora seguite questi brevi comandamenti, e sarete (più o meno) salvi…dalle fregature.
Cosa ordinare
De gustibus non disputandum est.
Peró se siete su questo blog magari alcuni consigli li accettate.
Le sardinhas (sardine), chiedetele da agosto in avanti: saranno grassocce e gustose. Prima, sono spesso congelate dall’anno precedente, o magre e senza sapore.
I carapau sono pesci a buon mercato, veramente golosi e come le sardine, riempiono in fretta la pancia e con gusto.
Polvo: polpo, specialmente á lagareiro o in patanisca (una specie di frittella) una delizia d’alto mare.
Choco: seppia, assolutamente da mangiare grigliata con la sua tinta, e ricoperta di olio, cipolla cruda ed erbette. Come la “Lula”, altro mollusco tentacoluto, buonissima grigliata. Ed ancora di più come ingrediente per la cucina giapponese: la Lula gigante delle Azzorre, pescata in modo sostenibile, è una prelibatezza.
Pargo (pagro): al forno, oppure grigliato, un pesce goloso e buono, dalla carne tenera e saporita.
Garoupa: da mangiare in ogni forma, un grande classico sulla griglia.
Imperador: catalufa, un pesce costoso e buonissimo, dalla carne leggermente biancorosata e saporita.
Cherne: cernia di fondale, il mio preferito per cucinare a casa: dalla testa il brodo, dai filetti carne spettacolare, umida e saporita che sa di mare e sale.
Salmonete: triglie rosate, piccoli pesciolini deliziosi ma che a volte hanno un retrogusto metallico.
Per i Portoghesi, tuttavia, le marisqueiras sono posti dove mangiare molluschi e crostacei, più che grandi pesci alla griglia, interi o in “posta”.
Per cui:
King Crab: granchio gigante dell’Alasca, delizioso - non autoctono ma un bellissimo strappo alla regola
Ostras: Ostriche del fiume Sado o dell’Algarve, sono buonissime crude ma anche grigliate o con il formaggio.
Camarão alistado: gambero algarvio, una especialista della costa dell’Algarve, delicatissimi gamberi dalla carne tenerissima.
Carabineiro: enorme e un po’ metallico, pochissimi lo sanno davvero far bene ma quando lo trovate é delizioso.
Lagostas e Lavagantes: aragoste ed astici. Da mangiare alla griglia oppure bollite col burro.
Salada de polvo: insalata di mare al polpo, con cipolle e olio d’oliva, e spesso anche coriandolo.
Salada de ovas: Insalata di mare con le uova e le sacche, una vera delizia.
Dove mangio io il pesce?
Mangio il pesce dove i gourmet portoghesi mangiano pesce, giornalisti inclusi.
E se non ne parlano, é per non ritrovarsi le lunghe code dei posti turistici. Se volete fare i turisti, andate da Ramiro o da Pinoquio, e sarete felici e vi divertirete comunque.
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