Uno Chef vegetariano e uno Chef giapponese si incontrano a Porto e...
Lo Chef Lucas Azevedo, esperto di cucina giapponese, è l’invitato d'eccezione di Fava Tonka, ristorante vegetariano
Un giorno di pioggia torrenziale a Porto, città del vino omonimo e di strade strette e grigie, pietra e legno come nei fumetti di Myiazaki.
Dietro ad un vetusto forte, nella zona portuale di questa che è anche una città di mare, c’è Fava Tonka.
Un ristorante vegetariano tra i più interessanti ed eclettici del Portogallo, che appartiene al dinamico gruppo di ristoranti dell’esuberante imprenditore gastronomico Ricardo Rodrigues.
Lo Chef Nuno Castro, “partner in crime” di Ricardo da Fava Tonka, ha invitato un collega per una giornata in cucina insieme alla scoperta dei sapori d’autunno.
E che collega! Parlo spesso di lui, tra i più talentuosi Chef di cucina giapponese nella penisola iberica.
Chef Lucas Azevedo è arrivato con i suoi coltelli, un aiutante e un grembiule e si è avventurato con Nuno in un vero e proprio orto autunnale.
Settimane di preparazione “online” sono state seguite da tre giorno di lavoro intenso, gomito a gomito per perfezionare un menu nato dalla incontro tra i due.
Il risultato? Uno splendido menu!
Locale e di stagione nelle materie prime, globale e intertemporale nelle tecniche utilizzate.
Un’ode all’autunno con sapori di conforto: dalla zucca alla castagna, complementari al riso e agli intingoli a base vegetale del duo.
Non è la prima volta che in Portogallo si sperimenta un menu giapponese su base vegetale: da Kabuki (*) a Lisbona si può sempre optare per un menu vegetariano, sia a cena che pranzo (é disponibile un menu ridotto) a base vegetale.
La novitá qui é quella di proporre la cucina giapponese vegetale andando oltre i canoni classici di Kaiseki e Omakase, andando a scavare nella tradizione gastronomica “povera”.
Un menu senza pesce, senza carne, senza prodotti animali - come da tradizione per Fava Tonka - in chiave nipponica.
Uno spettacolo per le papille gustative, ed un momento di riflessione importante sull’etica di servire tonno, salmone, ed altre specie animali in quantità esorbitanti e a prezzi ridotti.
Abbiamo davvero bisogno di farcire le nostre budella di tonno e salmone, quando potremmo avere lo stesso risultato a livello edonistico e gustativo con un fungo, dei fagioli, e dei vegetali?
La scommessa dei due Chef é stata presentata davanti a due turni (piano e cena) di commensali curiosi ed eccitati di provare qualcosa di nuovo, singolare e delizioso.
Io mi sono portata un compagno d’eccezione questa volta: il libro di Roger Oruño Flamerich. Il dizionario illustrato della cucina giapponese é da qualche settimana mio compagno inseparabile in qualsiasi uscita a tema nipponico. Aiuta a districarmi tra terminologie, preparazioni, prodotti ed é una guida indispensabile per tutti quelli che vogliono uscire dai soliti canini (nigiri e sushi) ed andare alla scoperta di altro.
Qui, il libro insieme ad un meraviglio bocconcino di alga nori e gelatina preparato da Chef Lucas, un piccolo amuse bouche per dare alle papille gustative un tocco umami, in attesa dei sapori profondi del menu in arrivo.
Ben pensato! Un piattino da mordere, croccante e delizioso, un inizio gustoso che preannuncia una serie di sorprese.
Andiamo insieme alla scoperta dei piatti di questo fantastico momento di incontro, scambio, conoscenza e golosità.
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